Il frutto che vi racconto oggi, pur non essendo a “Km Zero” deve entrare a far parte della nostra alimentazione sia per le innumerevoli proprietà benefiche,
sia per il suo basso indice glicemico e, non per ultimo, per il suo gusto che definirei esplosivo. Gli americani, non a caso, lo definiscono “Amazing Avocado”.
Il frutto dell’albero di Avocado (Persea americana) faceva parte dell’alimentazione già di popoli antichissimi quali i Maya e gli Aztechi. Esso è originario del Centro America, ma oggi viene coltivato in molti paesi tropicali e subtropicali mentre la California produce circa l’80% del raccolto americano.
Questo frutto contiene molti sali minerali in particolare il potassio, pensate che ne contiene una quantità notevolmente superiore a quella delle banane, proprio per questo però, è opportuno che, chi soffre d’insufficienza renale, prima di consumarlo consulti il proprio medico.
Questo frutto, anche se molto grasso, é ricco di acidi grassi insaturi come l’acido linoleico benefico per il cuore e capace di abbassare i livelli di colesterolo diminuendo il rischio di ictus e malattie cardiache.
Uno studio pubblicato nel 2008 sul Journal of Clinical Nutrition, inoltre, ha dimostrato che i grassi vegetali insaturi possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
L’avocado quindi è ricco di grassi “buoni”, ritenuti benefici anche per favorire l’assorbimento delle vitamine che esso contiene e principalmente della vitamina E.
Quest’ultima, definita vitamina anti sterilità, fu scoperta nel 1922 quando si scoprì che un gruppo di topi la cui alimentazione ne era priva, erano incapaci di riprodursi; il nome chimico della forma più attiva delle Vitamina E il tocoferolo significa proprio portatore di figli.
La vitamina E svolge, poi, un’importante un’azione antiossidante e protettiva nei confronti di molte patologie tra cui, le infezioni virali, l’ictus e le malattie cardiache.
L’avocado contiene anche importanti elementi antiossidanti come il glutatione e luteina, ed è anche ottimo per i diabetici perché sembra possedere la capacità di rallentare l’assorbimento del glucosio a livello intestinale.
Quando acquistate l’avocado, controllate che la buccia sia di un bel verde scuro, senza ammaccature e, premendolo leggermente, deve essere un po’ morbido altrimenti è ancora acerbo.
Il nostro obiettivo sarà di proporvi delle alternative mediterranee all’utilizzo prettamente esotico di questo frutto, naturalmente a basso indice glicemico!